C Interregionale: resoconto 4^ giornata


14/05/2021 - La disamina del 4° turno e le interviste a Lorenzo Leone e Giulio Pacini

Signa C5 1–3 Firenze C5
Vittoria anche nel match di ritorno per il Firenze C5, nel derby con il Signa, e tre punti che valgono un piede e mezzo nei playoff: già la prossima giornata, a prescindere dal match con il Futsal Prato, i fiorentini potrebbero festeggiare la post–season. Per quanto riguarda il campo, è one man show per gli ospiti: capitan Leone, infatti, è il vero mattatore della partita, con una tripletta tanto fondamentale, quanto inaspettata; il giovane capitano biancorosso, infatti, è il secondo più piccolo della rosa ad essere sceso in campo in queste giornate, ma, nonostante l’età, si è dimostrato quasi un veterano della squadra e le tre reti messe a segno contro il Signa sono l’immagine più forte di quanto riesca a dare ai propri compagni. Spostando l’attenzione sui gialloblu padroni di casa, è evidente come la squadra di Mister Cialdi meriterebbe più di quanto raccolto sul campo, viste le ottime prestazioni contro Futsal Prato e Firenze (oltre alla vittoria sul campo di Chiavari, cancellata dal giudice sportivo), ma la fortuna non vuole proprio saperne di aiutare gli audaci, in questo caso, e la classifica ne è la dimostrazione più lampante. Ora che il Signa non ha più velleità di classifica, l’obiettivo sarà quello di vendicare il match con il Tigullio, sabato pomeriggio; nel frattempo, però, i gialloblu possono coccolarsi un gran portiere come Gramigna, dimostratosi in continua crescita con l’avanzare del campionato. Per onore di cronaca, l’unico acuto dei padroni di casa è stato ad opera di De Maio. Al termine dell’incontro, chiacchierata di rito con uno dei protagonisti sul campo: questa settimana, il posto d’onore è spettato proprio a Lorenzo Leone:
Tripletta decisiva e qualificazione ad un passo: quanto sei contento della tua prestazione di venerdì scorso?
Sono contentissimo della mia prestazione, ma sopratutto della prestazione generale della squadra perché i tre gol che ho fatto sono nati tutti da transizioni collettive e non da azioni mie personali.
Sei uno dei più giovani in rosa, ma, nonostante tutto, hai dimostrato di essere uno dei tasselli fondamentali della rosa: senti le responsabilità della fascia addosso?
La responsabilità l’ho sempre sentita da quando sono entrato sette anni fa al Firenze, perché ogni partita lottiamo con il nome ed il giglio della città che amo; la fascia mi ha dato un senso di responsabilità maggiore, ma in questi due anni da capitano ho avuto la fortuna di avere a fianco persone come Martinisi e Mannazzu che rendono, o hanno reso, tutto il lavoro più facile.
Quali sono gli obiettivi da qui alla fine del campionato?
Avevamo un obiettivo da centrare e ci siamo riusciti, adesso l’obiettivo è continuare su questa strada, siamo partiti con un gruppo praticamente nuovo e all’inizio non è stato facile per nessuno, però, più passa il tempo, più abbiamo un gruppo unito e compatto. Vogliamo vincere e giocarcela con tutti.

Tigullio C5 0–3 Futsal Prato
La fortuna di cui dicevamo con il Signa, ha trovato la strada di Prato, con i biancoblu che superano, nell’ordine: trasferta al sabato pomeriggio (quindi poche disponibilità), infortunio di Pecchioli durante il primo tempo della partita e Tigullio C5, con un Pacini che risulta essere classe 2000 solo per l’anagrafe, vista la maturità con cui è sceso in campo ed ha trascinato i suoi alla vittoria. Ma è stato di sicuro impatto anche l’ingresso in campo del giovanissimo Doni, cresciuto nell’Under 19 pratese, ma ormai aggregato fisso in prima squadra: complimenti a lui e complimenti a Mister Pullerà, che ha buttato in campo il ragazzo senza paura e con l’idea di dargli minuti importanti e tanta fiducia, anche in momenti cruciali del match. A livello di gioco visto in campo, sono state comunque interessanti anche le prestazioni degli altri giocatori ospiti, su tutti Laino che ha sventato almeno cinque occasioni nitide per il Tigullio; di contro, la prestazione dei padroni di casa ha sicuramente mostrato grossi passi avanti rispetto al match di andata ed i liguri hanno acquisito la consapevolezza che la qualificazione alle semifinali non è ancora persa del tutto.
Nel post–partita, spazio alle parole di uno degli uomini–simbolo del match: Giulio Pacini.
Prestazione da veterano, nonostante l'età: soddisfatto della tua prestazione?
Per come la vedo io, a 21 anni, nello sport, in particolar modo nel calcio, devi considerarti un uomo e non più una quota o un ragazzetto che perde tempo 3/4 volte a settimana; la società, il mister e i compagni si aspettano questo da me ad ogni partita e io cercherò sempre di stare al passo con le loro aspettative. Sono contento della prima doppietta personale di questa stagione. Sabato a Chiavari eravamo 7 giocatori di movimento, siamo riusciti a vincere e ottenere la qualificazione matematica alla semifinale, nonostante le pesantissime assenze: era la prova del nove e l'abbiamo superata da grande gruppo.
Qualificazione alle semifinali play–off raggiunta con due turni di anticipo: era l'obiettivo di base della società?
Non davamo per scontato nulla, quindi se siamo a punti pieni e in testa al girone è grazie al sacrificio delle tre settimane di preparazione e al lavoro costante, settimana per settimana, che ci permette di non abbassare la guardia e di essere preparati atleticamente e mentalmente ogni partita. Credo proprio che la società sia contenta ed è super disponibile per metterci nelle migliori delle condizioni per affrontare questo mini–campionato in mezzo ad una pandemia.
Cosa ti aspetti da questo finale di stagione?
Sono ottimista, punto a fare altri gol ed arrivare in finale sperando che gran parte dei ragazzi che ora sono indisponibili recuperino, per coronare l'obbiettivo della società e di tutti noi, ovvero la promozione in Serie B che ci è sfuggita anno scorso di un solo punto. Quindi siamo più che carichi e concentrati per rispettare il nostro obbiettivo.